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Villa Bottacin

Villa che fu di tale Nicola Bottacin, uomo venuto a Trieste, nella prima metà dell’800, da Padova in cerca di fortuna. Appena arrivato lavora come dipendente di una ditta e poi ne mette su una sua in concorrenza con i suoi precedenti datori di lavoro.
L’impresa ha successo e in breve diventa ricco e più tardi “molto” ricco. E come tanti altri dello stesso censo in Trieste, inizia a collezionare opere e oggetti d’arte che poi non donerà alla città di Trieste bensì alla sua Padova dove tutto è in un museo a lui dedicato. Fu collezionista di quadri (una settantina di valore), di sculture (tra cui un’opera del Canova) , di vari oggetti d’arte, nonché fu collezionista molto importante e noto di monete antiche.

Nella collezione di quadri vi sono anche alcuni acquerelli da lui commissionati al pittore triestino Alberto Rieger che ritraggono la villa dentro una splendida cornice di alberi e folta vegetazione. Anche questi acquerelli datati 1866 sono nel Museo Bottacin di Padova

Fu anche uomo dedito alla politica e studioso di botanica. Proprio come botanico fu consulente di Massimiliano D’Austria – di cui divenne amico – per la costruzione del parco di Miramare.
Si fa costruire una villa che si trova alla fine della via dei Roveri, che è via che diparte dove inizia la via San Cilino e costeggia il parco dell’ex manicomio.
Quando ho scoperto questa villa ero dentro al parco dell’ex manicomio ed ero uscito da un portale tutto sulla sinistra sul basso dell’area e poco più avanti della villa Renner ora sede del Dipartimento di Salute Mentale. Uscendo ecco di fronte a me questa strana costruzione. Le foto spiegano perchè dico strana.
Ora la villa è un carinissimo Residence con tanto di posteggio interno e soprattutto dotato di una piscina nel giardino.

A chi addebitare questa architettura ? Io posso solo riportare le varie tesi. Per i siti su Trieste l’architetto è lo svizzero Giuseppe de Bernardi. Per lo Zubini il progetto è di tal Coretti (capomastro muratore) e il de Bernardi avrebbe solo fatto un edificio nel parco.
In loco cioè al Residence ho raccolto la notizia che l’architettosarebbe un … giapponese.
Tutti dicono che però il Bottacin ci ha messo nel progetto molte sue idee.
Salvo per il giapponese che dubito sia esistito forse il capomastro, l’architetto svizzero e il Bottacin hanno messo insieme le loro idee e il risultato è decisamente originale.
All’interno la villa è del tutto ristrutturata per adattarla alla sua nuova funzione di Residence. E’ rimasta la scala che dall’ingresso (ora reception) porta al primo piano e fa fede lo stemma svizzero ai piedi della scala.

Di questa villa e del signor Bottacin il Generini nel suo “Trieste antica e moderna” (siamo nel 1884) scrive: … “si giunge tosto al villino che vi fece erigere nel 1854 il defunto signor G. Bottacin su disegno dell’arch. G. Bernardi. E’ nello stile bizzarro del medio evo a foggia di varie ville della  Scozia …. Veduto un po’ da lungi questo villino, dà l’idea di una casa cinese di porcellana in mezzo ad un boschetto di verzura. Dalla sommità della torricella, cui va unito un piccolo osservatorio astronomico, ove trovai un ottimo telescopio, si gode di una vista estesissima di monti, del mare e della città. In fatto di sculture, trovasi in questa villa, la Flora capolavoro del Vela, la Lettrice del Magni e la Leda del Gropp. In fatto di pittura vi sono dipinti di sommo pregio. Il giardino benissimo disposto, contiene in piccolo spazio preziose serre con piante esotiche delle più rare. Una casetta svizzera ed altra a foggia tirolese vi sono annesse, nella qual ultima c’è un piccolo museo di storia naturale e di antiquaria. Una grotta artificiale, un laghetto e vari giochi d’acqua ne allietano ancora il soggiorno. In questo villino vi prosperano 500 qualità di rose. Attuale proprietario ne è il sig, G. Pollak … “

A Bottacin è dedicata una piccola strada nell’area dell’ex manicomio.
Le sue collezioni di oggetti d’arte (sculture, pitture, armi antiche, oggetti che testimoniano i rapporti con personaggi importanti come per esempio Massimiliano  d’Austria ecc) nonchè la collezione numismatica sono oggi  al secondo piano del palazzo Zuckermann a Padova sito vicino piazza del Duomo.

La mia Trieste, 21 Gennaio 2016