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Stock

Ora ex Stock. Quando che la iera sulla cresta dell’onda mi, apena avù in man el toco de carta de la laurea son andà là domandandoghe de assumerme. I me ga vardà strano e … pazienza. Anzi meio cusi altrimenti me tocava anche a mi andarmene oppur far fagoto e trasferirme a Praga dove che l’azienda xe finida.
Brutta storia ma ormai, de tanti anni, xe ordinaria amministrazion. “Ci dispiace, care lavoratrici, cari lavoratori, ma altrove l’azienda ci costa meno. Grazie di tutto e buona fortuna a voi e alle vostre famiglie”
Una bela roba nata in picio a Barcola e, come tutti sa, con Lionello Stock.
Alterne vicende gaveva portà la famiglia Stock da Francoforte a Trieste e poi a Spalato e da là el papà de Lionello gaveva mandà el fio quattordicenne a studiar a Trieste.

Evidentemente mulo sgaio, finida la scola commerciale el se gaveva messo con un compagno de scola a vender ombrelle e barete.
Fazendo una batuda xe pol dir che la Stock nasi come azienda de ombrelle e dalle ombrelle la xe passada ai brandy.
El mulo Lionel infatti gaveva visto in porto un gran traffico de vin che andava dalla Croazia in Francia per far là cognac. Ben, alora el se ga fato imprestar dal papà i soldi della dote per le sorelle (restituida con gratitudine e triplicada) per impiantar qua una distilleria. Semo nel 1884 che vien indicà da tutti l’anno de la fondazion de la Stock (Stock 84).
Da Barcola la distilleria passa in punto franco e poi, visto el successo, nassi el Stabilimento de Roian.
Passa due guerre e la seconda non xe impresa facile per una famiglia ebrea. Tutti i Stock devi scampar via da Trieste a sconderse e per fortuna tutti torna alla base sani e salvi.
La Stock va a gonfie vele grazie anche a molte risorse economiche dedicade alla pubblicità dove nel famoso Carosello attori assai noti in quei tempi come Vianello, la Sandra Mondaini, Bramieri, la Raffaella Carrà dava vita a spot dove la frase chiave iera: “Stock 84, lei sì che se ne intende”
Frase semplice ma efficacissima (a livello subliminale) sulla quale i esperti di comunicazion ga scritto articoli e saggi.
Anche un pittore come Giorgio de Chirico viene scomodato e sua è una tela ad olio del 1962 dedicata al celebre Stock 84
A mi me risulta che la famiglia Stock se ga assai batù per evitar che la fabbrica finissi a Praga, ma la maggioranza dei azionisti cussì ga volù.

Adeso xe altra storia. Resta nella sua integrità el fabbricato e questo xe za gran roba. Diria che xe un raro esempio de una architettura industriale del primo ‘900 salvaguardada in pien e che la soddisfa esigenze dell’oggi. Per es. correr allegri all’Agenzia delle Entrate  per domandar cosa xe sta bolletta de tasse arrivada a casa e perchè devo pagar el bollo dell’auto se go sempre pagà tutti i anni.
Ma anche robe più amene come andar a far la spesa in quel grande supermercato, a bever un caffè o qualche altro servizio.
No resta che contentarse.

AGGIUNTA (gennaio 2020)

Centra, ma non centra con la Stock. Queste 2 foto sono qui solo perchè questo vespasiano era vicinissimo allo stabilimento ossia tra l’edificio e il cavalcavia. Spazio ricavato sotto la via Udine.

Al tempo della prima foto quel tratto di strada si chiamava via Montorsino mentre ora e al tempo dellla seconda foto è via Lionello Stock.
Foto che ha la sua importanza perchè questo vespasiano è stato l’ultimo a chiudere tra quelli di superficie sulle pubbliche vie.
In superficie rimane ad ora quello dentro il Giardino Pubblico.
Di quello sito all’inizio di v.le D’Annunzio, sulla destra sotto via Mulino a Vento e poco prima di pz Sonnino, rimane visibile la chiusura con muratura solo ad occhi attento o di chi, stante l’età, l’aveva usato.

La foto di destra l’ho scattata nell’aprile 1977 ed il vespasiano è ancora in funzione.
La foto di sinistra nell’aprile 2014. Chiuso, sbarrato e dentro un cumulo di macerie. Ad oggi 2020 tutto invariato salvo ulteriore transenna di plastica.

La mia Trieste, 21 Marzo 2016