/var/www/lamiatrieste.com/wp-content/themes/lamiatrieste/content.php

Chiesa Santi S. Ermacora e Fortunato

E’ la chiesa di Roiano che appare subito a chi, proveniente dal viale Miramare, entra in questo rione e punta verso la montagna che lo sovrasta.
Come tante chiese di Trieste, sorge poco dopo la metà dell’ ‘800 per soddisfare le esigenze di culto di quella parte della città che stava diventando più grande e quindi con più fedeli.
Una prima chiesa proprio in riva al mare (che arrivava molto più in dentro rispetto l’ attuale linea) dedicata a S. Pietro era stata abbattuta un secolo prima per far spazio al nuovo Lazzaretto voluto da Maria Teresa.
Era stata costruita un’altra chiesa dedicata a Santa Teresa e a San Sebastiano che non ebbe vita lunga perchè la zona era nuovamente interessata a grandi cambiamenti come il tracciato della ferrovia che andava a collegare Trieste a Vienna.

In quegli anni vigeva il neogotico e la chiesa è infatti in stile neogotico.
Pianta a croce latina (1)  ha il piccolo altare nel braccio sinistro dedicato a San Pietro proprio per ricordare la primitiva chiesa di Roiano.
Da rimarcare l’altare scolpito in marmo e, in alto, una tela incorniciata in legno dorato con l’Immacolata, opera del pittore Agujari.
Altare donato dalla famiglia francese De Vassal che qui abitava e che ottenne il permesso di sepoltura nella Chiesa come testimoniato da due lastre tombali.
I De Vassal, una delle tante famiglie francesi che erano venute a Trieste “per vivere” al contrario di persone di altre Nazioni qui giunte essenzialmente per attività commerciali o produttive.

Dal presbiterio (la zona dell’altare) si apre la Cappella dell’Eucarestia che è come piccola chiesa dentro la chiesa. Invenzione di questi ultimi decenni per svolgere le funzioni religiose quando i fedeli sono pochi e troppo si disperderebbero nella chiesa.
Cappella molto curata ed impreziosita dal mosaico ricco di colore e simbologie che sta dietro all’altare realizzato dal friulano Luciano Petris che è artista di fama internazionale e i cui mosaici si trovano sparsi in Europa, Usa, Asia, Paesi arabi. Il bozzetto del mosaico è di un altro artista di fama internazionale, Pier Toffoletti, con mostre realizzate in tutto il mondo.
Altro motivo di pregio è la colonna in marmo palissandro con singolari venature ed arabeschi la cui parte superiore costituisce il Tabernacolo.

 

(1)  La croce latina  è una croce formata da due segmenti di diversa misura che si intersecano ad angolo retto, in cui il segmento minore è circa a tre quarti del segmento maggiore.
La mia Trieste, 6 Dicembre 2015