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Il Manicomio

Entrata e Palazzina della Direzione

I due pilastri e l’arco della porta che si apre dalla via San Cilino e che ci si trovano di fronte quando dalla via Raffaello Sanzio si imbocca la vietta Donatello, mi hanno sempre fatto venire in mente il verso di Dante ”lasciate ogni speranza o voi che entrate”. Per molti (mediamente il 90% erano ricoveri coatti)  entrare da quella porta volle dire proprio questo. Solo molto dopo, l’arrivo di Basaglia e la Legge c.d. 180 hanno mutato questa realtà.

L’arch. Braidotti ha progettato la Palazzina della Direzione e degli uffici amministrativi del manicomio con un gusto raffinato ispirandosi al rinascimento fiorentino. Le formelle policrome che fregiano l’edificio ricordano in modo netto quelle in terracotta invetriata che hanno reso celebre Luca della Robbia (Firenze 1400).
In molti hanno voluto vedere queste scelte dell’arch. Braidotti come una manifestazione di italianità in anni in cui questo valore era carico più che mai di significato politico.

Il grande cartellone visibile appena si entra nell’area dice che sono presenti le seguenti realtà.  Ma è tabella non aggiornata da anni e  i cambiamenti sono stati  numerosi.

Direzione Ass 1 (Azienza Servizi Sanitari) //
Sede ASS 1 //
Alcologia //
Distretto IV Medicina del Lavoro //
Dipartimento delle Dipendenze //
Scuola slovena //
Scienze geologiche, ambientali e marine //
Clinica psichiatrica //
Scienza della terra //
Centro disturbi disabili //
Dipartimento di salute mentale //
Teatro //
Padiglione M //
Posto delle Fragole (bar) //
Centro Formazione Aziendale //
Chiesa //
Museo Antartide //
Officine Rosa //
Casa Dominicale //
Ex cappella //
Roseto

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La mia Trieste, 6 Febbraio 2016